lunedì 16 settembre 2013

Conquiste!

Oggi una persona mi ha detto che sono timida...tralasciando il fantastico sillogismo fondato sul nulla che ha portato a questa conclusione, mi chiedo: e quindi??!!
Sembrava "peccato, andresti anche bene... se non fosse per la timidezza...".
Cioè, una passa l'adolescenza (ok, anche la preadolescenza e l'inizio dell'età adulta) a valorizzare i lati del proprio carattere che vorrebbe eliminare, a pensare che è unica e irripetibile, che và bene così, che non tutti siamo stati creati uguali, eccetera eccetera, e poi! 
Una frase di un minuto e grandi chiacchierate fraterne e condivisioni a due svanite nel nulla! 
Ci sono anche rimasta male e soprattutto, proprio a conferma della critica ricevuta, non ho saputo controbattere.
Ma che cosa avrei dovuto dire? Non è che se a uno senza gambe gli fai notare che non ha le gambe quello ti risponde che invece le ha! 
Quindi, ok, sono timida, ma alle persone che mi vogliono bene vado bene così. E non è che c'è sempre bisogno di essere brillanti, o chiacchieroni o super spigliati. 
A volte è bello anche essere silenziosi e sapere che questo non significa essere soli o non avere nulla da dire!

Buonanotte!


venerdì 30 agosto 2013

Essere Zia

Il nipotame prima era uno e adesso sono due.
Il nipotame si chiama Manu e Lella.
Il nipotame quando era piccolo era un po' grassoccio. Adesso è in forma.
Il nipotame ha un metabolismo parecchio invidiabile.
Il nipotame neonato aveva un problema di valvoline messe male nella gola.
Il nipotame più grande è anche figliocciame.
Il nipotame saltella nelle scale quando ti vede.
Il nipotame ti chiama Silvy.
Il nipotamefemmina vuole rubarti il marito.
Il nipotamemaschio vuole rubarti il cibo.
Il nipotame crede che i ciucci siano andati dai bambini della luna.
Il nipotame gioca alla barca. 
Il nipotame pensa che il gatto sia un fratello.
Il nipotame usa l'Iphone meglio di te.
Il nipotame presto avrà un blog tutto suo.
Il nipotame a volte urla troppo.
Il nipotame ha fatto più viaggi di te.
Il nipotame vive per Peppa Pig e per i pomodori.
Il nipotame Manu conosce tutte le cars e tutti i dinosauri.
Il nipotame Lella non ha fissazioni e non ha giochi da femmina. Ma ci fregherà tutti.
Il nipotame è pirrese e gioca con pirresi.
Il nipotame pensa che Nonna Palmira sia buffa.
Il nipotame se c'è un panda-zio ti molla senza farsi scrupoli.
Il nipotame si oppone alla preghiera prima dei pasti.
Il nipotame è utile per affrontare il lunedì.








mercoledì 28 agosto 2013

Il nome del blog e le non-passioni

Il nome del blog è una cosa che a volte vorrei cambiare. 

Mi sembra che mi sia fatta prendere un po’ dal momento che stavo vivendo quando ho deciso di crearlo, e cioè quello del rientro in ufficio, ma che per il resto dei giorni dell’anno poco mi rappresenta.
Però è nato da un bisogno preciso in un momento preciso e quindi ho deciso che lo terrò.

Anche perché seguendo questa logica dovrei cambiarlo quasi ogni giorno, a seconda di come mi sento e di cosa provo. Oppure di che cosa mi piace.


Altri possibili titoli potrebbero essere:
…pensando alle prossime ferie
I viaggi che vorrei fare
La libreria che sogno. E il gatto che vorrei ne facesse parte
Il Matrimonio con un panda chef
Il NiPoTaMe

Inoltre non ho un tema specifico nonostante sia il primo consiglio che viene dato ai neo blogger dagli "esperti" in rete.Ma mi sembrava riduttivo anche perchè non mi sento appassionata di qualcosa in particolare.
Faccio parte, purtroppo o per fortuna, di quelle persone che si fissano su qualcosa in maniera troppo intensa e troppo breve per poterne diventare esperte e questo mi porta ad accumulare cose iniziate e mai finite di cui, a seconda dell'umore, posso ridere e ironizzare oppure deprimermi.
Oggi mi sento che posso prendermi un po' in giro quindi farò qualche esempio.

L'anno scorso avevo deciso che dovevo imparare a suonare il pianoforte. Mio marito ha recuperato una super tastiera che occupa tuttora l'ingresso della nostra minuscola casa e ogni settimana sono andata a lezione, regolarmente per i primi due tre mesetti.
Poi sono iniziati gli sms di rinvio lezione-spostamento-oggi non posso-recuperiamo la settimana prossima-ho perso il conto-ok ci vediamo a settembre.
Non che non mi piaccia suonare il piano ma vorrei subito essere brava e in generale non ho molta voglia di fare gli esercizi a casa.
Quindi non sono ancora sicura di ricominciare quest'anno a prendere lezioni.

Forse preferisco liberarmi della tastiera e al suo posto nell'ingresso mettere tanti fiorellini e piantine, nuova passione appena nata.
Ho piantato il basilico, il timo e l'erba cipollina e ieri è arrivato un vaso che ho comprato su La Redoute (qui il link) che devo ancora preparare e decidere dove sistemare. Non so se sarà l'ennesimo esempio di progetto incompiuto però ora sono ancora nella fase in cui mi trastullo pensando alla mia casetta piena di erbe aromatiche.

Un giorno, perchè è durato un giorno, sono stata una fissata dell'ecosostenibilità.
Talmente fissata che ho stampato qualcosa tipo 20 pagine di consigli pratici su fogli NON fronte-retro e poi mi sono subito stancata di seguirli.
Non ho iniziato a fare il sapone in casa e non ho venduto la macchina, nonostante fosse praticamente cosa decisa. Dovevo solo togliere le mie cose e mettere l'annuncio perchè avevo deciso che avrei solo camminato a piedi.
La mia macchina è sempre mia ovviamente.

Ho studiato canto corale per due anni ma di fatto non faccio parte di nessun coro.

Da piccola ho acquistato e preso in prestito dalla biblioteca vari corsi di lingue. Poi mi
sono anche messa a studiare cinese ed ero bravina ,ma ora non mi ricordo più nulla.
Altra passione non appassionante.
E intanto uso Google Translate più di quanto vorrei! ;)

martedì 27 agosto 2013

Banalità

Oggi rimpiango la scuola!

Nella pausa pranzo pensavo a come erano belli quegli anni...a quando mi incontravo con la mia amica Francesca alla fermata del pullman. E non c'erano i telefonini quindi se una delle due non arrivava allora bisognava decidere cosa fare...salgo o non salgo?La aspetto? E poi il pomeriggio ci si sentiva per gli aggiornamenti, per i compiti, per le novità.
E non c'era nemmeno facebook quindi bisognava aspettare la mattina del giorno dopo per sapere che cosa si era guardato in tv e si sperava che fosse la stessa cosa per parlarne!

La sera, a settembre, si andava a vendere e cercare i libri usati. Ci sentivamo ingambissima perché erano le prime cose "da grandi" che facevamo. Ci mettevamo in terra e nelle panchine e vendevamo i nostri libri tutti pasticciati, colorati, pieni di noi.
Era un'avventura girare in mezzo ai ragazzi più grandi con la lista dei titoli, alcuni cancellati man mano che li trovavamo. Arrivavamo presto, con le sacche pesantissime e cercavamo i posti "migliori" per piazzarci.
E andavamo via quando faceva buio e arrivava qualcuno a prenderci perchè eravamo stanche. Chissà come ci avvisavano i nostri genitori, non avevamo gli sms. Arrivavano all'ora che avevamo contrattato a casa e nel posto stabilito e noi DOVEVAMO esserci.

Mi ricordo quando con Francy organizzavamo la COLAZIONE AL BAR!
Era un rito che potevamo concederci non troppo spesso, una volta al mese forse. Andava tutto deciso con laaargo anticipo! Bisognava portarsi i soldi, vederci prima alla fermata del pullman, uscire senza mangiare. Nel tragitto pensavamo alle paste che avremo scelto per poi prendere sempre le stesse: cornetto alla marmellata io e cannoncino con la crema lei. Poi arrivavamo a scuola, sempre insieme. Se si entrava eravamo insieme, se c'era sciopero pure. Eravamo una certezza.

Mi manca il profumo che sentivo la mattina quando il tempo era incerto...magari pioveva e la terra si risvegliava e si faceva sentire. Mi accompagnava in quel tragitto dove a tappe incontravo le mie compagne. Erano le medie e tutto era bello. Ma tutto era anche brutto. No era bello, solo che io non lo sapevo.

sabato 3 agosto 2013

Silvia lo sai

Ci sto pensando da una settimana ormai e oggi sento che il tempo è finito. Si ricomincia!
L'ho realizzato quando lunedì scorso uscendo dalla biblioteca ho pensato a quanto sarebbe stata diversa la mia vita, a come l'avrei sentita diversa, se non dovessi tornare in quell'ufficio il 5 Agosto.
Ma ci devo tornare.

Inizio così e quando arriverò alla fine spero che non ci siano cinqueagosti ad aspettarmi e di avere una risposta alla domanda che sempre più spesso mi faccio: 

davvero tutto deve ruotare solo intorno a quelle 8 ore al giorno?